In un ambiente naturale unico, il più importante del Salento dopo il fiume Ostone che scorre nel territorio di Lizzano, la foce del Chidro sfocia nelle acque calde del Mar Ionio.
Il fiume scorre per circa 13 km in un percorso sotterraneo, e nei restanti 400 metri le acque formano un fiume naturale di acqua limpida e fredda, l’ideale per le caldi giornate estive.
Le acque trasparenti del fiume brillano sul colore della sabbia bianca, sottolineando il contrasto con la verde vegetazione intorno al fiume.
Dove nasce e le origini del il fiume Chidro
Il fiume Chidro nasce tra il fiume Borraco e Torre Colimena e le sue acque salmastre hanno origine da sorgenti sotterranee.
Con la presenza di cefali, anguille e papere, il fiume è frequentato da appassionati di immersioni pronti ad esplorare questo luogo sottomarino freddo e ricco di vita. Un tempo il fiume essendo molto pescoso era ambito e il diritto di pesca era oggetto di numerose controversie tra le famiglie di spicco durante il periodo feudale.
Veglia su questo fiume la leggenda di San Pietro Apostolo, raccontata dagli abitanti del posto. Si narra che l’Apostolo attraversò il fiume piangendo e che lacrime versate si trasformarono in conchiglie. L’usanza voluta dagli antichi abitanti della zona di raccogliere le conchiglie era proprio per ricordarlo e custodire le lacrime pietrificate come reliquie dell’Apostolo.
Un’ altra leggende narra l’arrivo di San Pietro, che dopo essersi fatto il segno della croce davanti a una statua di Zeus, questa si distrusse.
Oltre che leggende, si ricordano antiche tradizioni di un territorio che ancora oggi celebra e mantiene vive le varie usanze con eventi e feste di paese.