Chiamata erroneamente bunker. La Casamatta era una postazione di difesa costiera della Seconda Guerra Mondiale, Postazione Circolare Monoarma o brevemente PCM.
Struttura bellica molto semplice, una torretta circolare seminterrata, con quattro feritoie per una difesa a 360°, destinate ad ospitare un’unica arma, da qui il nome.
Si trovano disseminate lungo le coste pugliesi, sia nel versante Adriatico che in quello Ionico. Avevano lo scopo di rallentare un eventuale sbarco nemico nell’attesa dell’arrivo delle truppe di riserva dislocate alle spalle delle prime linee per essere impiegate in caso di bisogno.
Le feritoie permettevano di mantenere sotto controllo tutta la zona circostante. La struttura in calcestruzzo era spesso parzialmente interrata, lasciando emergere solo le feritoie e la copertura.
La blindatura era minima fornendo riparo solo alle armi di piccolo calibro. Inoltre le feritoie non erano dotate di chiusure, esponendo così, i difensori ad un eventuale tiro d’accerchiamento. Presidiata da due soldati, l’armamento poteva essere costituito dai semplici fucili mitragliatori in dotazione, da una mitragliatrice o alcune volte da un cannone anticarro 47/32.
Basse e defilate, spesso ricoperte di rocce locali, avevano lo scopo di mimetizzarsi per un duplice motivo, sfuggire ad un eventuale cannoneggiamento navale e sorprendere il nemico ormai prossimo. In fase di progettazione si prevedeva che fossero dotate di porte metalliche, ma data la mancanza di fondi, molto spesso erano provviste di portoncini in legno.Oggi purtroppo quelle poche rimaste sono abbandonate a se stesse,una fine un po’ beffarda per un manufatto militare.