Il termine trullo deriva dal vocabolo greco “Thalos” e indica appunto una costruzione circolare a forma di cupola. Le pareti in pietra si restringono man mano che i cerchi concentrici si portano verso l’altro, per essere bloccati all’apice da una pietra cilindrica detta serraglia.
Le parti significative di un trullo sono: uno spazio centrale quadrato coperto da una cupola che corrisponde all’esterno ad un tetto conico; spazi laterali con una funzione impropriamente definita quale potrebbe essere il dormire ed il cucinare.
La costruzione di un trullo segue delle regole che devono essere rispettate.
Prima di tutto deve essere scavata nella roccia viva una cisterna, essenziale per la raccolta dell’acqua piovana per usi domestici provenienti dai tetti dei trulli. Si devono poi scavare le fondamenta e collocare le pietre che formeranno la base perimetrale quadrangolare. Si provvede poi all’impostazione della volta conica, la parte importante del trullo, sistemando ai 4 spigoli sui muri perimetrali 4 grosse pietre piatte, sporgenti ed inclinate verso l’interno del trullo.
Da questo momento si inizia ad elevare la parte propriamente detta del trullo, collocando le rozze pietre piatte nella misura occorrente inclinate verso l’interno. All’apice la connella o pietre piatte vengono bloccate contro una pietra cilindrica detta serraglia.
La parte esterna del trullo viene rivestita con lastre piatte di pietra calcarea collocate in filari sovrapposti come squame con le giunture alternate.
Come è composto un trullo
L’ingresso del trullo è caratterizzato da due enormi stipiti in pietra viva e da un robusto architrave in pietra spesso sormontato da una nicchia con una scultura o immagine religiosa.
Ai lati della porta si trovano spesso due massicci sedili in pietra.
All’interno del trullo, la prima stanza che si incontra per così dire la più grande, è quella dove la famiglia trascorre la maggior parte della giornata.
Nei trulli ancora rigidamente attaccati alle vecchie tradizioni, in tale stanza si può ammirare una cassapanca di legno pregiato e a volte anche intarsiato, dove si conversa il corredo della sposa trasmesso da madre in figlia e un antico telaio dove vengono tessuti scialli e tovaglie.
Costruzioni tipiche della Valle d’Itria e nello specifico di Alberobello.