Torre Guaceto è un’area marina protetta, riserva naturale dello stato, e racchiude, se pur in una non vastissima superfice, una consistente diversità di habitat e paesaggi.
E’ un ecosistema unico per la diversità biologica della riserva marina e della zona umida e per la fitta macchia mediterranea a mirto, lentisco e leccio che presenta esemplari, come il ginepro, che in quest’area, si presenta nella sua forma arborea.
Macchia mediterranea, dune sabbiose, paludi con anfibi e uccelli migratori, spiagge giallo oro, mare trasparente e fondali di praterie di poseidonia sono le peculiarità di questo luogo.
Le dune di Torre Guaceto non hanno solo valore paesaggistico per la loro bellezza, ma svolgono anche un’importante funzione di protezione per il territorio retrostante coltivato. Alle dune è associato un ambiente retrodunale occupato da macchia mediterranea, da canneti e da stagni.
La riserva marina preserva un tratto di costa lungo sette chilometri ed interessa 20 kmq di mare; un mare dai fondali spettacolari che merita di essere visitato, una passeggiata con maschere e pinne fra pesci e flora acquatica lungo le pareti rocciose ricoperte da spugne variopinte e, più in profondità, i gialli rami della gorgonia Eunicella singularis.
Simbolo di Torre Guaceto è la torre aragonese del XVI sec. costruita, come altre sulla costa a distanza di alcuni chilometri, a difesa dalle incursioni dei pirati saraceni. Oggi l’antico edificio, tenuto in buono stato, è una delle tante sedi del WWF ed ospita i volontari che sorvegliano l’incantevole riserva marina che gli si pone dinanzi, inoltre una delle due sale che la compongono ospita una mostra permanente, un laboratorio chimico e pannelli per la conoscenza delle specie marine e faunistiche del luogo.
Molto importante e interessante è il Centro Recupero Tartarughe Marine di Torre Guaceto inaugurato il 29 maggio 2016. Situato a Punta Penna Grossa. Il Centro si pone come principale obiettivo la tutela e la conservazione delle tartarughe marine, attraverso il soccorso, la cura e la riabilitazione degli esemplari rinvenuti in difficoltà. Le sue attività comprendono la ricerca, la conservazione, l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione sul tema della tutela della fauna marina ed in particolar modo delle tartarughe. E’ dotato di una vasca da 1.000 litri preposta alla prima accoglienza, 2 da 2.500 litri a testa per lo svolgimento delle terapie delle quali necessitano gli animali recuperati, e 1 da 10mila litri per la riabilitazione.